Agopuntura e Omotossicologia: Capitolo 8 pag. 189 weihe

Agopuntura e Omotossicologia:  Capitolo 8 pag. 189

Per comprendere un rimedio omotossicologico, è necessaria la qualificazione secondo le convenzioni di valore delle sue componenti. Il primo quesito in relazione al funzionamento dei rimedi di Reckeweg, è quello inerente alla loro composizione.Quali sono i parametri impiegati per assemblare un complesso con certe sostanze e non con altre?
La comprensione della qualità di ogni rimedio complesso, è in funzione della qualità di ognuna delle componenti, con le quali è assemblato. Il COE è dunque uno strumento utile alla conoscenza e all’impiego dei rimedi omotossicologici. Sono oggetto della ricerca, oltre agli impieghi noti descritti nell’Ordinatio Antiomotossica, anche altri impieghi degli stessi rimedi, derivanti dalla qualificazione secondo convenzioni di valore della MTC. A tale proposito, abbiamo premesso e di seguito ci apprestiamo ad approfondire, come i rimedi di Reckeweg non siano la semplice somma di Similaris sintomatologici. Infatti se così fosse, ci troveremmo di fronte ad una modalità di lavoro quasi allopatica, eseguita con rimedi a basso dosaggio.Trattamenti eseguiti con complessi di Similiaris sintomatologici, comporterebbero certamente una soppressione più delicata di quella ottenibile farmacologicamente, ma pur sempre, solo una soppressione.
Il metodo dell’Omotossicologia, è proteso soprattutto a favorire la capacità del soggetto di garantire meglio l’omeostasi. Il rimedio o la sequenza di rimedi omotossicologici, hanno certamente anche l’obiettivo del sollievo sintomatologico, ma soprattutto tendono all’eliminazione di tossine e omotossine impregnanti la matrice e all’attivazione di processi di regolazione. La semplice constatazione, secondo la quale l’Omotossicologia impiega sequenze di rimedi attivanti i sistemi di regolazione, la pone in relazione privilegiata con la MTC. Non ci sono comunicazioni ufficiali riguardo conoscenze di MTC, da parte di Reckeweg, ma dallo studio di molti rimedi, appare in merito più di un sospetto.                                                                                                                           A dispetto di quanto detto precedentemente per Hahnemann e Weihe, Reckeweg visse in un’epoca storica in cui molti suoi colleghi, già praticavano con successo l’agopuntura. Il metodo era diffuso, fiorivano le scuole ed erano disponibili trattati sull’argomento nelle librerie scientifiche. In Germania corsi di aggiornamento professionale sull’agopuntura vengono proposti sia a livello privato che in ambito universitario. Erano già molti, i colleghi di Medicina Non Convenzionale che si interessavano e operavano con entrambi i metodi; colleghi con i quali Reckeweg, scambiò opinioni ed esperienze. Quindi per Reckeweg, accedere e impiegare conoscenze di MTC, non presuppone, come per i suoi illustri predecessori, un viaggio conoscitivo arduo e difficile. Non diversamente da loro si evidenzia anche per Reckeweg l’opportunità di lasciare questo aspetto del suo lavoro non espresso, alla comprensione tacita di pochi allievi. Il motivo di questa scelta è dovuto al fatto che Reckeweg concepisce un sistema di cura tramite particolari rimedi di origine omeopatica, ma è pienamente dialogante con la Medicina Convenzionale. A tale scopo deve abbandonare un linguaggio che seppur significante, risulti obsoleto ai fini di comunicare con la medicina delle università.