Tsimane: il segreto della salute in Bolivia
Gli indigeni Tsimane, in Bolivia, sono fra le persone più sane al mondo e non conoscono l’infarto. Uno studio pubblicato sulla rivista Lancet, presentato all’American College of Cardiology evidenzia la elevata salute nella popolazione degli Tsimane. La ricerca e’ stata condotta su un gruppo di 705 persone di 45 anni, andando a cercare lesioni cardiovascolari, che nessuno aveva, mentre negli Stati Uniti ne soffre il 25% della popolazione. Anche con l’avanzare dell’eta’ la popolazione Tsimane è più sana di chi mangia cibo procesato a livello industriale. Due terzi degli Tsimani anziani non soffre di problemi cardiovascolari e contro l’80% degli americani.Un 80enne della tribù presenta l’età vascolare di un americano di 55 anni. Il segreto e’ legato al loro stile di vita, caratterizzato da cibo proveniente ancora da agricoltura tradizionale, caccia e allevamento naturale.
Gli Tsimane, che si pronuncia “chee-mag-no” sono purtroppo solo 16mila. Cacciano, pescano e allevano sulle rive del fiume Maniqui nella foresta amazzonica. Gli Tsimane abitano in capanne di paglia senza elettricità o comfort moderni. Il loro modo di vivere non ha nulla a che fare con il nostro e lo mette fortemente sotto accusa per la induzione di disabilità. Una dieta con pochissimi grassi e a base di carboidrati non raffinati, l’assenza di cattive abitudini come quella del fumo, l’eccessivo uso di farmaci e un intenso esercizio fisico sono gli ingredienti del loro benessere. Nella ricetta salute dgli Tsimane si osserva sopratutto un numero maggiore di infezioni, dovuto al minore accesso verso le cure tipiche dei sistema sanitari evoluti. Le infezioni potrebbero avere un ruolo protettivo nei confronti delle malattie cronico degenerative, non solo quelle cardiovascolari, ma questo è ancora oggetto di verifica. Gli Tsimani con la loro salute di ferro diventano infatti un promettente laboratorio di ricerca.
Tutto nello studio in oggetto suggerisce che uno stile di vita naturale, minore assunzione di chimica tramite cure, alimentazione e ambiente migliori in modo significativo la salute. Appare necessario pertanto certamente un cambio di paradigma del termine prevenzione. La prevenzione non può essere considerata solo come diagnosi precoce. La diagnosi precoce infatti non elimina il problema, ma lo individua prima. La prevenzione vera richiede di ridurre l’impatto della malattia e disabilità considerando le quanto si scopre studiando gli tsimani. Occorre aumentare l’attività fisica, sottrarsi a cibo processato industrialmente e agli stressors sociali proposti. Una maggiore impiego di cure naturali per ridurre l’utilizzo di faramci solo quando questi siano veramente indispensabili. I modelli comportamentali degli Tsimani possono migliorare la vita.