Neuroni inibiti dagli antibiotici

Neuroni inibiti dagli antibiotici

neuroni

neuroni

Nuovi dati sulle conseguenze dell’uso eccessivo di antibiotici sono stati pubblicati sulla rivista Cell Reports dal Max-Delbrueck-Centre for Molecular Medicine di Berlino. L’Italia è il paese che consuma più antibiotici in Europa dopo la Grecia  e pertanto di risultati della ricerca citata sono importanti proprio in particolare per il nostro paese. Il consumo eccessivo di antibiotici  può causare  cambiamenti sulla flora batterica intestinale e microbioma, tali da rallentare  la formazione di neuroni, creando problemi alla memoria. Lo studio lo ha dimostrato al momento solo solo sui topi, ma si può temere che l’uomo sia un mammifero più fragile del topo in relazione alla esposizione ad antibiotici.  Nella ricerca ai topi sono state somministrati antibiotici ad ampio spettro, alterando il microbioma delle cavie.  Rispetto ai topi non trattati, quelli che hanno ricevuto gli antibiotici hanno mostrato meno cellule nervose nell’ippocampo,una parte del cervello essenziale per di immagazzinare le informazione e pertanto essenziale nello sviluppo di abilità .… Leggi tutto...

Nuovi farmaci un dogma sempre più costoso

Nuovi farmaci, un dogma sempre più costoso

nuovi farmaci

nuovi farmaci

La società americana di oncologia organizza agli inizi di  giugno a Chicago da anni il più grande evento mondiale dell’oncologia. Dai lavori di questo evento, si evince quando fosse ancora necessario, che il dogma imperante  nella  lotta al cancro è costituito è la ricerca di nuovi farmaci, peraltro costosissimi. La spesa per questi nuovi farmaci stà infatti esplodendo e rischia di provocare un avvitamento severo della crisi economica in atto. I farmaci impegnanti in oncologia rappresentano un capitolo di costo consistente per i sistemi sanitari. Il trend è preoccupante e si stima che  tali nuovi farmaci possano  costituire la prima voce di spesa farmacologica nei paesi industrializzati. Il paradosso del dogma imperante non è solo finanziario, se si osserva che sono poprio i cittadini nei paesi industrializzati  con sistemi sanitiari evoluti a patire l’aumento dei casi di cancro. Nessun altro approccio oltre quello farmacologico è seriamente valutato, come per esempio la cura dell’ ambiente e della qualità della alimentazione.… Leggi tutto...

Anisakis e agopuntura

Anisakis e agopuntura

Anisakis

Anisakis

Anisakis è un parassita degli organismi marini, appartenente ai vermi nematodi, che non può essere eradicato tramite agopuntura.   Nei pesci i parassiti sono presenti all’interno delle carni e si possono trasmettere all’uomo tramite degustazione di crudo non sottoposto ad abbattitura. Gli Anisakis misurano dagli 1 ai 3 cm,  sono sottili e arrotolati su loro stessi.  Anisakis  può costituire un rischio per la salute, sia per la  parassitosi causata da ingestione di pesci contenenti le larve, sia per la possibile allergia ai prodotti chimici liberati dalle larve nei pesci ospiti. I pesci più a rischio di contaminazione da Anisakis  sono  tonno, sardina, aringa, acciuga,  pesce sciabola, ricciola, lampuga, pesce spada, nasello, merluzzo, rana pescatrice e sgombro. Aniakis si previene  facilmente mediante la cottura o il congelamento del pesce a temperature adeguate per un tempo sufficientemente lungo. Non basta invece la marinatura, la salatura, e l’affumicatura. Nei paesi dell’Unione europea la normativa o raccomanda il congelamento dei prodotti ittici a -20 °C per almeno 24 ore e prevede l’ispezione a campione. … Leggi tutto...

Prana e agopuntura

Prana e agopuntura

prana

prana

Nello studio e applicazione clinica dell’agopuntura si incorre invevitabilmente nel termine cinese Chi o Qi, tradotto con energia che  presenta non poche correlazioni con il termine indiano di Prana.  Il Prana è assimilabile alla definizione di energia elettrica, anche se solo a livello analogico e non di equivalenza. lo  yoga consente tramite svariate tecniche di conservare il Prana integro consentendo una vita sana e consapevole.  La  gestione più rilevante del Prana avvenien tramite il Prana yama ovvero il controllo consapevole del respiro. Nei meridiani scorrerebbe il Chi che è assimilabile al concetto di Prana. Il suo flusso ordinato e armonico rappresenta lo stato di salute del soggetto.  Alterazioni nel flusso del Chi o Prana costituiscono la causa degli eventi clinici. L’agopuntura  e ogni altra metodologia di intervento curativo deve ripristinare l’equilibrio perduto nel flusso di energia Chi o Prana attraverso i canali fisiologicamente previsti. Il problema di queste descrizioni antiche dell’ atto medico è insito nella necessità della mente umana moderna di misurare il Prana in quanto energia per poterlo comprendere e gestire.  L’equivoco più comune è l’idea di elettricità connessa al termine Prana. Se proviamo a misurare tramite apposita strumentazione non si evidenzia facilmente elettricità, ma piuttosto una resistenza al flusso di elettricità.  La bioimpedenza che conosciamo dalla elettrofisiologia è il parametro che meglio traduce il termine energia degli antichi testi di agopuntura. L’impedenza è l’ opposizione di un tessuto esaminato al flusso di energia elettrica. Al fine di queste valutazioni si utilzzano ovviamente bassi voltaggi. Questo valore  dell’ impedenza espressa da un tessuoto è però misurabile è la  convenzione internazionale lo quantifica attraverso l’unitiaà di misura Ohm.… Leggi tutto...

Ibernazione umana: quando la tecnologia ruba il mestiere alle religioni

Ibernazione umana: quando la tecnologia ruba il mestiere alle religioni

ibernazione

ibernazione

L’ibernazione umana è un complesso di diverse tecniche tese alla conseravazione del corpo dopo il decesso, per finalità variegate quanto inquietanti. La tecnologia e la scienza avanzano con metodo o “suggerimenti” e una volta acquisità una capacità diventa difficile vietarne l’applicazioni commerciali. La narrazione  sulla ibernazione umana vuol far credere che la conservazione dei corpi post mortem  abbia la finalità di uno “scongelamento ” quando alla scienza fosse possibile rigenerare la vita. Oltre alla rigenerazione della vita nel morto è implicita anche la capacità gurarire le malattie che ne causarono il decesso. Ad una immediatata osservazione  dei fatti l’ibernazione appare pertanto una sepoltura dei corpi,  che consente a qualcuno  profumati compensi tramite la  promessa di una resurrezione dei corpi. A meglio riflettere però ci si interroga su gli altri obiettivi impliciti di chi finanzia e promuove i centri di ibernazione. Le società che vendono il processo pensano di lucrare in  futuro  della loro elevata disponibilità di corpi e tessuti umani. … Leggi tutto...

Mancini e agopuntura

Mancini e  agopuntura

mancini

mancini

L’uomo o donna mancini  sono una variante biologica che ha consentito la sopravvivenza del’essere umano  in condizioni che talvolta non lo consentivano. Studi sulle impronte nei disegni preistorici evidenziano come le percentuali di mancini sulla popolazione erano durante le glaciazioni coerenti con le attuali.  La presenza di uomini e donne mancini è importante in relazione alla biovarianza, ovvero la capacità di una specie di produrre varianti comportamentali significative, in modo da disporre sempre di quella che risolve un ipotetico conflitto connesso alla sopravvivenza. In biologia il termine usato è ridondanza. Una culminante biologica si conserva attraverso la ridondanza di supplenti funzione.  La presenza di varianti comportamentali consente arricchimento culturale, opportunità di crescita e vantaggio selettivo. Si osserva non a caso una rilevante presenza di mancini tra i personaggi illustri della politica, scienza e storia. Il mancinismo oltre a proteggere la vita umana è anche fonte di ispirazione e crescita. Il mancino lateralizza la dominanza nella abilità biomeccanica sul lato sinistro, mantenendo tutte le altre allocazioni funzionali del sistema nervoso centrale esattamente dove si collocano nel destrimane. La natura ha previsto pertanto che la abilità biomeccanica potesse esprimersi a seconda della genetica e favorevolmente per la specie umana sia sul lato destro, sia sul lato sinistro.… Leggi tutto...

Semmelweis: le difficoltà nel procedere della scienza

Semmelweis: le difficoltà nel procedere della scienza

semmelweis

semmelweis

La storia di Ignaz Semmelweis è emblematica delle difficoltà metodologiche che caratterizzano il procedere della scienza e in particolare della medicina. Ignaz Semmelweis prestò servizio come medico all’Ospedale generale di Vienna: Allgemeines Krankenhaus der Stadt Wien. A quel tempo in tale ospedale la mortalità per la febbre puerperale era molto elevata. Semmelweis osservò come le morti fra le puerpere erano molto più elevate nel reparto dove esercitavano quei medici e studienti, che avevano anche dissezionato cadaveri in sala anatomica. Al contario nella divisione gestita primariamente da ostetriche e levatrici, le morti erano inferiori di tre volte. A dispetto di una evidenza incontestabile seppur all’epoca ancora da comprendere, la scienza di quel periodo aveva formulato solo alcune teorie bizzarre, che tutelavano la bontà dei comporamenti praticati dai medici.
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Cantone : la sanità legata alla criminalità organizzata e alla politica

Cantone : la sanità legata alla criminalità organizzata e alla politica

cantone

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Il presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione Raffaele Cantone ha evidenziato come la sanità pubblica sia  legala alla politica e alla criminalità organizzata.  Cantone intervenendo al congresso delle Società scientifiche di chirurgia italiane, ha citato gli scioglimenti delle Aziende ospedaliere e delle Asl solo come un esempio di come i vertici delle strutture sanitarie siano sottoposti alla forte influenza della politica, che non di rado comporta una interazione strutturata con la  criminalità. Le centrali uniche di acquisto in sanità, proposte dalla politica stessa come soluzione, rischiano a loro volta di diventare i enormi centri di potere nelle mani sbagliate. Il quadro che si ricava da questa esposizione è sconcertante. Si è consolidata la prassi, peraltro non solo in Italia, di considerare la “volpe” il custode del pollaio. Cantone osserva questa desolante situazione dal lato della Legge, ma è necessario anche fare considerazioni in merito alla qualità del servizio salute offerto al cittadino. Appare infatti inversomile che la politica e la criminilità organizzata possono prendere decisioni che riguardino la salute pubblica.… Leggi tutto...

Dottore, cosa mi prendo per i miei disturbi?

Dottore, cosa mi prendo per i miei disturbi?

dottore

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” Dottore, cosa mi prendo per i miei disturbi? ” è la frase che meglio rappresenta il degrado del rapporto medico paziente. Presupporre che la soluzione alla malattia sia in una pillola è almeno ingenuo. La richiesta assillante di una pillola per tutto, ” potrebbe apparire come  una “legittimazione” dalla sua somministrazione.La ciarlataneria è definita come la capacità attraverso le ciarle di indurre gli ingenui a ritenere una pozione  utile a guarire malattie. Il ciarlatano a sua volta si trova di fronte  il soggetto culturalmente fragile che chiede con veemenza la  più facile soluzione possibile. La relazione medico paziente non dovrebbe essere costruita primariamente intorno allo scopo di inserire una pillola nel corpo del paziente. Il corretto rapporto è una consulenza profonda, tesa prima a comprendere il malato, successivamente ad accompagnarlo nel complesso lavoro necessario per uscire dalla malattia. Una relazione corretta tra medico paziente presuppone pertanto  tempo e implica indicazioni sullo stile di vita, alimentazione, ambiente e gestione emozionale oltre che una pillola. Il ” Dottore ,cosa mi prendo per i miei disturbi? ” non concede spazio e tempo alla esecuzione di un atto medico  e osserva solo  la pozione miracolosa, legittimando un atto medico che si estrinseca nella sola  prescrizione di una pillola. . … Leggi tutto...

Rutto involontario: maleducazione o sintomo?

Rutto involontario: maleducazione o sintomo?

rutto

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Il rutto è  una espressione non consentita o disapprovata in molti contesti come norma non scritta, ma si può evidenziare anche come sintomo di malattia. Sopratutto nei confronti degli anziani, che non sono in grado sempre di esprimere e comunicare un disagio occorre soffermarsi per valutare invece di disapprovare.  Il rutto è la produzione di un suono, tramite l’emissione d’aria che attraversa il cavo orale, non proveniente dai polmoni attraverso la trachea bensì dallo stomaco attraverso l’esofago. L’ eruttazione non appartiene nella maggior parte dei casi ai sintomi ma alle abitudini, cultura e costume di colui che in tal modo si esprime. Tuttavia è necessario considerare anche la possibilità che la persona che erutta, soffra di una compulsione a produrre il rutto o di disturbi gastrointestinali tali da determinarne la necessità. Entrambi i casi appartengono alla erutttazione involontaria e sono un sintomo di malattie gastrointestinali oppure sono associate ad una soffernza psichica e\o mentale. … Leggi tutto...