Orbita funzionale intestino crasso in agopuntura

Orbita funzionale intestino crasso in agopuntura

Orbita funzionale intestino crasso e agopuntura

Orbita funzionale intestino crasso e agopuntura

In agopuntura l’ orbita funzionale intestino crasso rappresenta un insieme di funzioni biologiche che esprimono un senso  preciso nella lotta per la sopravvivenza. Le orbite funzionali della medicina tradizionale cinese sono un aspetto centrale della teoria medica. Lo studio dell’orbita funzionale intestino crasso con il linguaggio biologia e fisiologia è pertanto rilevante per la terapia  in agopuntura.  Le orbite funzionali sono coinvolte per il tramite di sequenze e interazioni nella regolazione necessaria al mantenimento dell’omeostasi.

Nella agopuntura l’ orbita funzionale intestino crasso è associata insieme alla orbita funzionale polmone ad un unica fase evolutiva nella quale prevalgono le qualificazioni biologiche osservate da due lati polari e complementari. La relazione tra orbita funzionale polmone e orbita funzionale intestino crasso è un rapporto di regolazione intrafasica. Per la agopuntura l’una provvede all’altra in caso di necessità e applicano pertanto reciproca compensazione. L’ orbita funzionale polmone internalizza l’assimilabile, mentre in modo complementare l’ orbita funzionale intestino crasso esternalizza il non assimilabile Gli insiemi tissulari funzionali emozionali e qualitativi descritti dalla agopuntura per l’orbita funzionale polmone e orbita funzionale intestino crasso rappresentano nel clan degli antenati umani la funzione della tutela del nido. Pertanto le patologie dell’ orbita funzionale intestino crasso sono risentite come un conflitto biologico in relazione a qualcosa risentito come impuro.

All’ orbita funzionale intestino crasso appartengono secondo l’ agopuntura:

  • ritmi circannuali: prevalenza in autunno
  • ritmi circadiani: prevalenza a ore 18
  • qualità del cibo: piccante
  • banda di colore: bianco
  • tessuto: cute
  • tessuto: esternalizzazione dalla narice all’ alveolo
  • tessuto: viscere intestino crasso
  • tessuto: plesso emorroidale
  • tessuto: apparato pilifero
  • strada: di connettivo: intestino crasso
  • clima: secchezza
  • comportamento: accudimento, esternalizzando il non assimilabile
  • comportamento: severo e duro
  • comportamento: tutela del nido, esternalizzando il non assimilabile
  • comportamento: ripulire l’ interiore
  • comportamento: tutela della discendenza
  • movimento: dalla periferia verso il centro, dall’alto verso il basso
  • campi emozionali: normotristezza, ipotristezza e ipertristezza
  • funzioni SNC: regolazione dei ritmi biologici
  • funzioni SNC: esternalizzare il non assimilabile
  • funzione SNC: contatto
  • funzione SNC: protezione
  • emissione vocale: pianto
  • cereale: riso
  • carne: cavallo
  • odore: carne e pesce crudo
  • odontoni: premolari superiori e molari inferiori

L’ orbita funzionale intestino crasso rappresenta il corrispettivo attivo della stessa fase evolutiva nella quale è allocato l ’orbita funzionale polmone. Pertanto le correlazioni esposte per l’orbita funzionale polmone valgono tutte, ma con una colorazione maggiormente attiva. In particolare però l’ orbita funzionale intestino crasso assolve l’esternalizzazione del non assimilabile, ma non si tratta solo della funzione finale nel trasporto ed elaborazione degli alimenti. Gli alimenti non solo i solidi ingeriti, ma anche i conflitti biologici patiti. Ogni conflitto è un’esperienza anche interiore, ma una volta terminato è necessario esternalizzare le scorie ovvero perdonare o dimenticare. L’esternalizzazione del non assimilabile non deve far pensare dunque esclusivamente a materiale fecale, ma anche alla pulizia interiore. L’esternalizzazione del non assimilabile è una forma di tutela del nido perché lo mantiene integro, ma è anche una tutela del mondo interiore. In tal senso dimenticare il conflitto biologico patito è come defecare. La funzione dell’ orbita funzionale intestino crasso non è assolta solo dall’ organo intestino crasso. Consideriamo quanto accade ogni giorno a livello di mucosa respiratoria. Si inala aria in cui è sospesa una quantità impressionante di particelle struttive non adatte alla funzione respiratoria. Queste particelle non assimilabili vengano esternalizzate nella ventilazione, tramite il movimento ciliare verso l’esterno. Talvolta il quantitativo di non assimilabile, presente nell’aria, supera la normale possibilità fisiologica di eliminazione. Quando ciò accade, una reazione biologica opportuna è la produzione di muco abbondante magari accompagnata da febbre e altri tipici disturbi denominati comunemente sindrome influenzale. Peraltro notiamo spesso che nelle epidemie d’influenza, la sintomatologia respiratoria è spesso vicariante con quella intestinale a conferma della stretta relazione compensatoria tra le due orbite. Un’altra modalità vicariante per l’esternalizzazione del non assimilabile è costituita dalle malattie dermatologiche. Ricordiamo che la pelle e la cute sono incluse nell’ orbita funzionale intestino crasso. Le malattie della pelle sono pertanto da ricondurre sia all’esternalizzazione sia a conflitti biologici da contatto. Talvolta questi due aspetti sono congiunti.

Anche i campi emozionali sono parte dell’ orbita funzionale  intestino crasso e oggetto di interesse per la agopuntura. La visita in agopuntura richiede una precisa valutazione del funzionamento e delle relazioni tra le orbite funzionali.  Per l’ agopuntura la ricerca del senso di una patologia  si esercita anche nell’analisi dei tessuti e dei comportamenti impegnati dal malato nella malattia.  Il pregio del trattamento con agopuntura risiede nel fornire uno strumento  di terapia privo di effetti collaterali che aiuta il paziente anche in una crescita coscenziale, fondamentale per la vira guarigione.   La cura  e il trattamento della malattia diventa in agopuntura una presa in carico della persona per i suo aspetti somatici e per la crescita che ogni sofferenza implica nel malato.  Anche se si applica l’ agopuntura  considerando le dodici orbite funzionali, è  sempre necessaria una valutazione dei sintomi espressi, degli  esami clinici ai fini di  una corretta  diagnosi. La considerazione in terapia  delle dodici orbite funzionali serve a distinguere le cause contingenti dal senso che la malattia esprime per il malato. Il trattamento tramite agopuntura è pertanto un atto medico, il quale deve essere competente sia nella medicina tradizionale, sia nella medicina moderna. .L’ iscrizione presso l’ Ordine dei Medici e presso il Registro dei medici che praticano l’ agopuntura sono una indicazione sulla qualità della formazione ricevuta dell’operatore. La agopuntura non si contrappone ne sostituisce le linee guida della medicina convenzionale. Al contrario l’ agopuntura stabilisce con esse una virtuosa sinergia e una straordinaria opportunità anche a livello di prevenzione.

Dott. Fabio Elvio Farello, Agopuntura a Roma