Agopuntura e Omotossicologia:Capitolo12 pag. 301 epifisi

Agopuntura e Omotossicologia: Capitolo 12  pag.301 epifisi

epifisi

Queste osservazioni derivanti dallo studio dei cicli, sono verificabili biologicamente e dovrebbero arricchire le conoscenze mediche.

Il datore di tempo più significativo è il sole e il recettore di tempo è la cute. Dunque la cute costituisce un rilevante ingresso per la terapia. L’utilizzo di agopunti, certificati da millenni di pratica in MTC, per entrare con un dipolo elettrico e interferire con l’organizzazione ritmica del soggetto, è la visione originale quanto significativa della medicina agopunturale.

L’agopunto si trova in siti anatomici precisi ed è caratterizzato da una riduzione della resistenza elettrica cutanea e da un’abbondanza di terminazioni nervose libere e corpuscoli di Pacini.

Stimolare un agopunto determina una liberazione di mediatori biochimici, nonché un’attività, in una specifica dermatometameria. Ogni dermatometameria è in relazione all’innervazioni di organi interni. Dunque l’agopunto, è un ingresso eccellente per una terapia della regolazione. La regolazione è infatti mediata sia biochimicamente che dal sistema nervoso.

La terapia protesa alla regolazione, ha come obiettivo l’Equilibrio di Fase, ovvero un’espressione biologicamente opportuna dell’organizzazione temporale. Dalla ricerca nel campo dei ritmi biologici, è noto che il recettore di tempo più significativo non è la retina. Infatti soggetti ciechi, non manifestano per questo, asincronia al ritmo del sole. Ogni cellula ha la potenzialità di ricevere segnali di organizzazioni temporale. L’epifisi e la melatonina, sembrano coinvolte nell’organizzazione temporale. Ma è la pelle, la struttura con la funzione di recettore temporale più sviluppata. Dunque è per il tramite della pelle che il sistema prende atto della posizione del sole e ricerca una sincronia biologicamente vantaggiosa nella lotta per la sopravvivenza.

La vita si è sviluppata sulla terra tramite strategie tese verso una sincronia vantaggiosa con l’ambiente in cui è inserita. Il movimento del sole e delle stagioni non può non essere intimamente coinvolto, in ogni aspetto della vita.
Sincronia biologicamente opportuna, è una trasposizione accettabile di Equilibrio di Fase. La pelle come recettore temporale, è indicato con molta chiarezza in MTC. Infatti la pelle è collocata nella Fase Evolutiva Metallo. L’Orbita Funzionale Polmone, assolve alla funzione di “Maestro dei Ritmi”, quindi è la sede dell’organizzazione temporale delle funzioni biologiche. Inoltre il primo Meridiano, ad iniziare un percorso cutaneo, ovviamente modulato secondo un ritmo circadiano, è proprio il Meridiano Polmone.
Gli altri Meridiani evolvono in una sequenza precisa, partendo dal Meridiano Polmone stesso e continuando ad esprimere quel ritmo iniziale nella loro competenza funzionale specifica.